Per una multinazionale come IKEA la scelta di assegnare nomi non anglofoni ai suoi prodotti appare in controtendenza. Del resto, per tutti gli utenti non scandinavi quella che contraddistingue un determinato prodotto appare solo un'accozzaglia di lettere a caso. Amesso che si tratti di una parola svedese, siamo tutti portati a pensare che si tratti di un nome assegnato dal progettista, o dall'azienda in base a nessun criterio fondamentale.
Invece, un criterio c'è! (Elenco preso dal blog di Tao):
Mobili imbottiti, tavoli da caffè, scaffali, contenitori: Nomi di località svedesi.
Letti, armadi, mobili da salotto: Nomi di località norvegesi.
Tavoli e sedie da pranzo: Nomi di località finlandesi.
Librerie: Professioni.
Articoli da bagno: Laghi scandinavi, fiumi e baie.
Cucina: Termini grammaticali.
Sedie e scrivanie: Nomi maschili.
Tende e tessuti: Nomi femminili.
Giardino: Isole svedesi.
Tappeti: Nomi di località danesi.
Illuminazione: Termini dalla musica, chimica, meteorologia, linguaggio nautico...
Copriletti e cuscini: Fiori, piante e pietre preziose.
Oggetti per bambini: Mammiferi, uccelli e aggettivi.
Accessori per tende: Termini matematici e geometrici.
Utensili da cucina: Parole straniere, spezie, erbe, pesci, funghi, frutti o bacche, descrizioni di usi o funzioni.
Scatole, decorazioni, cornici, orologi: Espressioni colloquiali.
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